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Pedagogia: società alfabeta

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 1. L’educazione e la modernità borghese Nel XIX secolo in Europa, inclusa l’Italia, si sviluppò la "società alfabeta", cioè una società in cui era fondamentale che tutti sapessero leggere, scrivere e far di conto. Questo cambiamento faceva parte della modernità, un’epoca che si oppose alla tradizione basata su fede religiosa e vita rurale. La modernità valorizzava la civiltà industriale, il progresso, la libera concorrenza, una visione laica e la razionalità, affidando agli uomini la costruzione di una nuova società. La scuola divenne lo strumento principale per formare cittadini capaci di inserirsi nella vita sociale e produttiva, superare superstizioni e adottare una visione laica. La scuola doveva trasmettere il modello di vita borghese, anche ai ceti più poveri e semplici, attraverso un’azione pedagogica paziente. Anche chi era critico verso la modernità, per motivi religiosi o di valore tradizionale, riconosceva comunque l’importanza dell’educazione e della lotta all’an...

Sociologia:il potere e la disuguaglianza

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La società è organizzata in modo stabile tramite posizioni sociali e ruoli, che non dipendono dalla singola persona ma dalla posizione che si occupa, come il ruolo di madre, studente, o vigile. Questo processo di stabilizzazione dei ruoli è chiamato istituzionalizzazione e dà origine a strutture sociali come istituzioni e organizzazioni, dove le interazioni seguono regole, formali e informali. All’interno di queste organizzazioni, le posizioni sono ordinate gerarchicamente in base al potere, non al prestigio o al valore personale. Ad esempio, nell’azienda o nella scuola ci sono posizioni superiori e subordinate, dove chi è superiore può far eseguire compiti a chi è inferiore. Questa gerarchia serve a mantenere l’ordine e a evitare il caos, consentendo a ogni parte di sapere cosa deve fare. Il potere è quindi la capacità di ottenere obbedienza dai sottoposti: più i comandi vengono eseguiti, maggiore è il potere di chi li emette. Questo non si limita solo alla politica o allo Stato, ma e...

Antropologia Forme di Società

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1. Adattamento all’ambiente Differenziazione umana e spostamenti Negli ultimi cinquantamil a anni, la specie umana ha avuto differenze non solo fisiche (colore della pelle, statura, tratti somatici), ma anche linguistiche e culturali. I gruppi si sono distanziati geograficamente e si sono adattati a ambienti molto diversi: foreste, deserti, montagne, regioni polari, isole, altopiani.  In ogni tipo di ambiente l’uomo ha dovuto inventare soluzioni specifiche : tipo di riparo, abbigliamento, tecniche per procurarsi il cibo, relazioni con altri gruppi.  Il ruolo del lavoro umano L’adattamento umano dipende dal lavoro:   usare forza fisica, capacità di costruire, osservare, sperimentare e innovare.  Fattori chiave:   Il cervello complesso  che pensa e programma.   Il  linguaggio  che permette di trasmettere conoscenza ("qui, là, prima, dopo").    Gli arti superiori prensili : mani che possono fare lavori grossolani (presa di forza)...