Antropologia Forme di Società
1. Adattamento all’ambiente
Differenziazione umana e spostamenti
Negli ultimi cinquantamila anni, la specie umana ha avuto differenze non solo fisiche (colore della pelle, statura, tratti somatici), ma anche linguistiche e culturali.
I gruppi si sono distanziati geograficamente e si sono adattati a ambienti molto diversi: foreste, deserti, montagne, regioni polari, isole, altopiani.
In ogni tipo di ambiente l’uomo ha dovuto inventare soluzioni specifiche: tipo di riparo, abbigliamento, tecniche per procurarsi il cibo, relazioni con altri gruppi.
Il ruolo del lavoro umano
L’adattamento umano dipende dal lavoro: usare forza fisica, capacità di costruire, osservare, sperimentare e innovare.
Fattori chiave:
Il cervello complesso che pensa e programma.
Il linguaggio che permette di trasmettere conoscenza ("qui, là, prima, dopo").
Gli arti superiori prensili: mani che possono fare lavori grossolani (presa di forza) o lavori fini di precisione.
Organizzazione sociale e lavoro
Essendo esseri sociali, gli uomini vivono in comunità: cooperano per cacciare, coltivare, costruire, estrarre risorse.
Questa cooperazione richiede organizzazione, che a sua volta genera rapporti di potere, distribuzione del lavoro e differenze (anche se inizialmente leggere).
2. Le società acquisitive: cacciatori, raccoglitori e pescatori
Definizione e durata storica
Per la maggior parte della storia umana (circa 40.000 anni), le comunità vivevano di caccia, pesca e raccolta.
Queste società sono dette acquisitive, perché “acquisivano” da ciò che l’ambiente fornisce spontaneamente, senza coltivarlo o allevarlo.
Riduzione nell’era moderna
L Oggi sono rarissime: rappresentano meno dello 0,0004 % della popolazione mondiale (meno di 2,5 milioni di persone su ~7 miliardi).
La ragione: l’agricoltura e le tecniche produttive hanno reso obsolete molte strutture basate solo sull’acquisizione.
Organizzazione sociale, economia e struttura interna
Gruppi molto piccoli (spesso detti “bande”), viste le necessità di mobilità e di non sovrasfruttare l’ambiente.
Egalitarie: poche differenze sociali permanenti, nessuna grande accumulazione di ricchezza.
Mobilità elevata: devono spostarsi per cercare cibo, altrimenti distruggerebbero le risorse locali.
Nessuna accumulazione: poco o nessun surplus di beni, poche scorte.
Solidarietà e condivisione: la cooperazione è essenziale per la sopravvivenza del gruppo.
Ruoli di genere più paritari: donne e uomini spesso condividono attività economiche e responsabilità.
Leadership fluida: chi ha esperienza o saggezza viene ascoltato, ma non esiste un leader permanente con potere coercitivo.
Relazioni sociali flessibili: legami di matrimonio, alleanze, amicizie possono cambiare; non ci sono vincoli fissi molto rigidi.
Spiritualità e relazione con la natura:
Il mondo è pieno di spiriti naturali; alcuni individui (sia uomini che donne) possono interpretare questi spiriti.
Le offerte(una parte della preda o del raccolto) vengono lasciate per non violare l’equilibrio naturale.
Perfino la caccia è fatta con consapevolezza: non si uccidono troppi animali per rispetto dell’equilibrio dell’ambiente.
Individualità e assenza di stratificazione
Pur esistendo differenze tra individui (abilità, conoscenze, temperamenti), non si formano caste o classi sociali stabili, né disuguaglianze ereditarie.
Le condizioni di vita (piccoli gruppi, mobilità, mancanza di surplus) impediscono che le differenze individuali diventino permanenti nella gerarchia.
3. Società acquisitive preistoriche e alcuni casi “speciali”
In Europa preistorica
Alcuni cacciatori-raccoglitori europei vivevano in zone molto ricche di selvaggina, che riduceva la necessità di spostarsi sempre.
Abitavano insediamenti semi-permanenti (ripari di legno, grotte) e pare che fossero già presenti varie forme di differenza sociale, potere e ricchezza (anche se i dati sono incerti).
Cacciavano grandi animali (mammut, cervi, orsi) che offrivano carne, pelli, ossa utili.
Le società di oggi (che cacciano animali più piccoli) non sono direttamente comparabili.
Esempi contemporanei “anomali”
Kung San (deserto del Kalahari) – banda nomade di cacciatori-raccoglitori, molto studiati.
Popoli delle coste pacifiche del Nord America: pesca del salmone, caccia ai cetacei, villaggi stabili.
Kwakiutl(coste canadesi): società complessa con classi (nobili, uomini liberi, schiavi), divisione del lavoro, feste rituali (potlatch).
Il potlatch era una festa in cui alcune famiglie sfidavano altre distruggendo o distribuendo beni: chi mostrava di distruggere più beni o di distribuirli di più otteneva prestigio e potere.
4. Società acquisitive oggi e rapporti con il “mondo agricolo-industriale”
Nessuna società isolata al 100 %
Le società acquisitive odierne non vivono isolate: spesso hanno relazioni economiche con società agricole o industriali vicine.
Esempi:
Penan del Borneo che raccolgono rattan (legno) per il mercato internazionale.
Alcuni gruppi cacciatori-raccoglitori anche praticano un po’ di agricoltura o allevamento per sopravvivere.
5. Prime Nazioni, diritti e rivendicazioni
Chi sono le Prime Nazioni
Gruppi indigene (nativi) che nonostante la colonizzazione hanno mantenuto identità culturali e rivendicano diritti territoriali, politici e culturali.
Esempi: Nativi americani, Inuit, indios amazzonici, aborigeni australiani.
Tipi di rivendicazioni
Territori sacri: restituzione di aree considerate spiritualmente significative (es. Uluru / Ayers Rock in Australia).
Manufatti culturali: oggetti d’arte, strumenti, reliquie che furono sottratti e portati in musei occidentali.
Riconoscimento internazionale: entrare nel sistema delle ONG, ricevere sostegno (ONU, UNESCO), essere considerati gruppi con diritti speciali.
Esempio pratico: gli Inuit chiesero la restituzione delle ossa di Quisuk, esposte in un museo di New York, e in parte la ottennero.
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6. Problemi attuali e conflitti
Violenza e sfruttamento
Molti popoli nativi vivono in territori ricchi di risorse naturali (legname, minerali, diamanti). Ciò attira l’interesse di imprese, governi e “coloni”.
Essi subiscono:
Espropri forzati delle terre.
Avvelenamenti delle acque.
Minacce, massacri e violenze da parte di interessi esterni.
Perdita del controllo sui propri territori e cultura.
Strategie di resistenza e mediazione
Alcuni gruppi reagiscono grazie al sostegno internazionale, sensibilizzando l’opinione pubblica globale.
Usano media, conferenze, leggi internazionali per chiedere giustizia.
A volte assumono simboli “tradizionali” davanti ai media (abiti, tatuaggi, ornamenti) per attirare attenzione (ma questo può anche essere un compromesso con l’immaginario occidentale).
7. In transizione: dall’agricoltura all’industria (anticipazione)
* Dopo le società acquisitive viene lo sviluppo dell’agricoltura, dell’industria e del commercio: queste tecnologie portano **forme di società più complesse**, con divisione del lavoro, classi sociali, accumulo di ricchezza, città.
La fuga dei contadini poveri verso le città e il lavoro industriale è un fenomeno moderno legato a queste trasformazioni.
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